“Donne & Vino”: Antinori e Allegrini sul podio

Le donne più autorevoli ed interessanti nel mondo del vino? Sono Albiera Antinori, medaglia d’oro, che a Montalcino possiede la cantina Pian del Vigne, seguita da Marilisa Allegrini, medaglia d’argento, che rappresenta il nome del Brunello con la cantina San Polo, e Elena Martusciello, medaglia di bronzo. Seguono il podio delle “aziende in rosa” Gaja Gaja, Francesca Planeta e Marina Cvetic, al timone delle cantine omonime.
A dirlo è una ricerca su “Donne & Vino”, promossa dal Consorzio Vini Piceni e realizzata da Live Spin Off (www.liveintangibles.it) dell’Università Politecnica delle Marche, che mette sul podio le quote rosa a cui fanno eco importanti brand dell’Italia enoica con interessi anche in terra di Brunello, classificato come la Denominazione italiana più coinvolgente ed emozionante, seguito da Franciacorta e Prosecco. Brunello anche tra i brand più amati come confermato dalle griffe più apprezzate nella ricerca: Antinori, Biondi Santi, Gaia, Frescobaldi e Banfi.
La ricerca condotta su un campione di donne tra i 18 e i 60 anni, interessate per oltre il 70% a seguire un corso di approfondimento sul vino e con un alto livello di istruzione, diplomate e laureate, dal Professore Gabriele Micozzi, evidenzia come, per la maggior parte di esse, un uomo che non beve vino sia poco interessante (55%), mentre uno che lo fa, e lo preferisce ad altre bevande alcoliche, è considerato divertente (32%), perché sa vivere e scegliere bene.
Per la maggior parte delle donne intervistate, emerge, sono coinvolte sopratutto dallo story telling (65%), un produttore che racconta il suo vino, meglio se raro (55%) piuttosto che noto, o da uno chef che consiglia un abbinamento (19%), e fra i personaggi più interessanti legati al mondo del vino e del cibo ci sono, al primo posto, Antonino Canavacciuolo, seguito da Carlo Cracco e Simone Rugiadi.
E se si tratta di scegliere il vino al ristorante? La maggior parte delle donne si affida al compagno di convivio (41%) marito, compagno, o amico che sia, ma una buona fetta, interessata soprattutto ai vitigni autoctoni tipici di una zona geografica ben delimitata (76%), partecipa alla scelta. In minoranza quelle che affidano la scelta al cameriere (24%).
E se, per la maggioranza, una bottiglia di vino preziosa va bevuta con il fidanzato o il marito (41%), perché talvolta sempre stando alla ricerca aumenta anche la passionalità (70%), in un momento di grande complicità con un uomo, la maggior parte di esse, che nei confronti del vino si sentono curiose (47%) e appassionate (19%), si affiderebbero ad una bollicina bianca (28%).
Le donne, che vorrebbero bottiglie ed etichette con informazioni esaustive sui vitigni usati, che spieghino il territorio di provenienza e gli abbinamenti gustativi, sempre più richiedono un salto di qualità nella comunicazione delle cantine, esigono una comunicazione diretta fatta dai produttori; infatti secondo il campione un produttore che racconta il suo vino è 14 volte più efficace di una pubblicità tradizionale e 5 volte di più di un blogger.

Focus: La ricerca
Il ruolo delle donne nel mondo del vino è sempre più importante. Come confermano molte ricerche, è donna il 41% dei consumatori di vino, le produttrici rappresentano oltre il 30% delle aziende italiane, le sommelier hanno superato il 40%. Lo stesso Presidente Mattarella nell’inaugurazione del Vinitaly 2016 ha sottolineato l’importanza delle donne per l’evoluzione del mondo del vino. Per questo motivo il Consorzio Vini Piceni ha voluto promuovere una ricerca sull’universo femminile sviluppata poi da LIVE (spin off della Università Politecnica delle Marche con il Professore Gabriele Micozzi Docente di Marketing curatore delle ricerca. Questa seconda edizione della ricerca è basata su un campione stocastico di oltre 1200 interviste web ed off line a donne italiane tra 18 e 60 anni ed è strutturata in due parti: il vissuto del terroir Piceno e delle DOC, DOCG e IGT del Piceno, e l’analisi comportamentale dell’universo femminile a livello italiano.
Angela Velenosi Presidente del Consorzio Vini Piceni conferma il valore di questo Osservatorio: “è un’opportunità enorme per monitorare in modo scientifico un universo quello femminile che è sempre più ricco di stimoli, sollecitazioni, richieste ed esigenze per noi produttori. La sensibilità delle donne è una ricchezza per il vino: il lavoro straordinario di molte colleghe anche del Consorzio, di molte sommelier, di molte giornaliste e di molte consumatrici, è uno stimolo a fare ogni giorno meglio. Spesso noi donne dovendo coniugare una moltitudine di impegni dobbiamo essere anticipatrici del futuro, ed attente ai segnali deboli. Noi donne amiamo la nostra terra e ogni giorno cerchiamo con energia e sacrificio di contribuire a costruire dei valori di cui possano godere le nostre future generazioni”.