Pian delle Vigne, il Brunello interpretato (con rispetto) dalla Famiglia Antinori

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Tra le proprietà di una delle famiglie del vino più antiche al mondo non poteva mancare un’azienda di Brunello. Marchesi Antinori, viticoltori fiorentini da 26 generazioni, controllano dal 1995 Pian delle Vigne, tenuta sul versante sud-ovest di Montalcino che prende il nome dall’omonima località, nella quale è presente una caratteristica stazione ferroviaria del XIX secolo. “La nostra vocazione è sempre stata quella di ricercare territori che per noi avessero un alto potenziale vitivinicolo, mossi da curiosità, un sano spirito di intraprendenza e con la volontà di volersi sempre mettere alla prova con sfide sempre nuove – spiega Allegra Antinori, alla guida dell’azienda insieme alle sorelle Albiera ed Alessia – e quella del Brunello di Montalcino, denominazione fra le più importanti e riconosciute non solo in Toscana ma anche in Italia e all’estero, è un’appellazione che non ha bisogno di presentazioni. La nostra esperienza a Pian delle Vigne nasce con l’idea di voler dare la nostra personale e profonda interpretazione di un vino prestigioso e tradizionale come il Brunello, a cui ci siamo approcciati con grande rispetto. Proprio per la sua importanza, l’attenzione avuta fin dall’inizio per questo territorio è stata altissima”.

All’arrivo di Antinori gli ettari iscritti a Brunello erano 26, adesso sono 32 tra cui 4,5 adiacenti all’antica stazione, dove dal 2004 viene prodotto il Brunello Riserva Vignaferrovia. “Col tempo – continua Allegra Antinori – abbiamo individuato anche 15 ettari di vigneti dedicati alla produzione del Rosso di Montalcino, presenti sia a Pian delle Vigne che sul versante di Castelnuovo dell’Abate”. Gli ettari vitati, in totale, sono 65, circa un terzo della superfice complessiva della tenuta (ci sono anche due ettari a oliveto e 117 di bosco), la produzione annua è di 190.000 bottiglie. Dopo 35 anni di presenza a Montalcino non mancano le idee per il futuro. “Un progetto importante a cui abbiamo pensato per diverso tempo e che finalmente è iniziato a fine 2019 – dice Allegra – è la costruzione della nuova cantina di produzione della tenuta. Un altro progetto in corso riguarda la realizzazione di nuovi vigneti situati in un’area estremamente vocata, nella parte alta di Montalcino”.

Sugli scenari per il Brunello nel mercato mondiale “Montalcino è una delle realtà enologiche italiane tra le più solide – conclude Allegra Antinori – l’interesse dei consumatori sul vino è indiscutibile e ci sono ancora spazi di crescita, nel senso di nuovi mercati e Paesi, dove ancora tantissimo deve essere fatto. Il fatto poi che sempre più imprenditori cerchino di acquisire proprietà all’interno della zona di produzione a quotazioni che, da un punto di vista esclusivamente finanziario, richiedono una visione temporale molto lunga, è la riprova che l’interesse sul vino e sulla zona sono assolutamente notevoli”.