L’amore per Montalcino di Cosimo e Antonietta, la passione dei figli: Palazzo, una storia di famiglia nel segno del Brunello

Era già tutto scritto nel destino, oppure nelle stelle, ma, allo stesso tempo, senza quelle scintille che si chiamano passione, duro lavoro e lungimiranza, tutta questa bellezza non si sarebbe manifestata agli occhi del mondo. La storia del Brunello di Montalcino si intreccia indissolubilmente con quella dei suoi produttori e Palazzo, azienda che sorge nel versante sud est della città, ne è un esempio. Cosimo Loia è stato l’artefice di questa realtà costruita passo dopo passo fino a diventare un quadro di colori e geometrie armoniche. Cosimo, di origini beneventana, dopo il militare incontrò Milano ma la città meneghina non faceva per lui. Decise di mettersi in proprio e si trasferì in Scozia dove acquistò un podere dedicandosi alle coltivazioni di ortaggi in serra. Ma non fu la sua unica attività perché Oltremanica aprì anche una rosticceria dividendo il suo tempo tra un lavoro e l’altro.

L’Italia, però, rimaneva fissa nei suoi pensieri e la vita insieme alla moglie Antonietta doveva continuare lì: meglio se in Toscana dove amava portare i suoi genitori in macchina quando lo venivano a trovare. Un giorno, come è successo a tanti produttori, arrivò a Montalcino e ne rimase profondamente innamorato dalla storia, da quei paesaggi unici di un paradiso che si fonde meravigliosamente con la natura. Iniziò a visitare i poderi ma il colpo di fulmine scattò con la vista della tenuta “Palazzo” che, e qui torniamo al segno del destino, porta il cognome della moglie! Eccola l’occasione da non lasciarsi sfuggire, addio Scozia adesso il presente e il futuro si chiama Montalcino. Acquistata nel 1980, Cosimo e Antonietta si trasferirono definitivamente in Toscana nel 1983. Inizia una nuova avventura sempre sotto l’insegna del duro lavoro, di quello che però regala soddisfazioni enormi. Non c’erano vigne ma solo oliveti secolari, una fattoria “grezza” ma dalle grandi potenzialità.

Vengono piantati i primi vigneti e il 1994 è l’anno della vendemmia da cui nascerà il primo Brunello. Palazzo oggi si estende su 12 ettari totali, oltre 4 sono a vigneto (tutti iscritti a Brunello), 3 ettari a uliveto ma non manca la parte boschiva. La produzione si aggira intorno alle 20.000 bottiglie annue, 13.000/14.000 di Brunello, 4.000/5.000 di Rosso di Montalcino e nelle annate migliori viene prodotta anche la Riserva. Stati Uniti e Canada sono i mercati principali, il 70% della produzione finisce lì. Non sono mancati gli investimenti negli ultimi anni, tutti concentrati sulle strutture per rendere l’azienda sempre più moderna e funzionale.

Dopo la morte di Cosimo la gestione è passata ai figli Angelo, Elia, Aldo e Manio. Ma la loro mamma, Antonietta, rimane il fulcro di Palazzo. “Sì, dico sempre che lei è il palo dell’azienda – spiega Elia Loia – è ancora oggi molto attiva tanto in vigna che in cantina. Cosimo era un grande lavoratore, la vita se l’è goduta poco ma fino all’ultimo giorno ha voluto stare in vigna. Viviamo tutti qui, la casa padronale e la struttura si trovano al centro, circondate dai vigneti. Il futuro? Portare avanti il sogno di papà. Ci auguriamo che i nostri figli si appassionino al mondo del vino e sono fiduciosa. Una delle mie figlie, Sabrina, già mi segue durante le fiere e le trasferte”.