La nuova rotta dell’“Orient Express” passa da Montalcino, terra del Brunello

Un turismo lento tra città d’arte, piccoli borghi e stupende vallate, a bordo di carrozze di lusso rivisitate in stile anni Settanta: è la proposta del “Nuovo Orient Express”, progetto nato dall’idea di Arsenale, società attiva nell’hospitality di lusso, insieme al gruppo Ferrovie dello Stato che prevede 10 tratte iconiche tra nord, centro e sud Italia attraversate da 5 treni (da 10 carrozze ciascuno) dotati ognuno di 20 suite e 12 cabine capaci di ospitare 64 passeggeri, per i quali sono previsti fino a un massimo di 3 pernottamenti per tratta. Tra le tratte spicca “Borghi della Val d’Orcia e la Maremma Toscana”, con partenza da Roma e passaggi a Orvieto, Chiusi, Chianciano (dove si entrerà nella linea ferroviaria storica di Asciano) per procedere verso l’immaginifica soglia della Val d’Orcia e Siena, con degustazioni d’obbligo nelle valli di Montalcino, terra del Brunello, e proseguire nella Maremma e poi verso Talamone e Tarquinia prima di fare ritorno nella Capitale.

“È un qualcosa di assolutamente nuovo nel panorama turistico italiano. Chi di noi non ha sentito parlare dell’Orient Express? Da oggi l’Italia ha un convoglio dedicato al turismo di alto livello”, ha detto Luigi Cantamessa, direttore della fondazione Fs Italiane, durante la presentazione di questa nuova iniziativa che vedrà partire il primo treno da gennaio del 2023 e fare salire 74.000 passeggeri entro il 2026, attraversando 14 regioni e toccando 128 città. A bordo, alta ristorazione lounge bar, in collaborazione con i migliori chef e bar tender internazionali, personale dedicato, servizi aggiuntivi (tra cui personalizzazioni e transfer sui traghetti) e un’offerta ad hoc che comprende location esclusive.

“Il Treno della Dolce Vita porta sulle rotaie una nuova forma di turismo slow di lusso, per valorizzare le bellezze del nostro Paese, dalle grandi città d’arte alla piccola provincia”, ha commentato Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia. “È un progetto perfetto che vede insieme le forze del privato, le iniziative della Fondazione e la capacità di Trenitalia – ha sottolineato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia – La Dolce Vita ci riporta agli anni del boom economico e, come negli anni 60, anche oggi siamo davanti a una ripartenza”.