Le Macioche: sostenibilità, cambio di proprietà e nuovo logo

“Le Macioche è una delle perle del Montalcino e rappresenta per noi, appassionati di vino ed esperti di efficienza energetica e sostenibilità, un progetto dinamico con cui metterci in gioco”. Così l’imprenditore veronese Stefano Brunetto che, insieme a Massimo Bronzato e Riccardo Caliari, nel settembre 2014, ha acquisito Le Macioche (www.lemacioche.it): sei ettari di terreno sulle dolci colline toscane di Montalcino, un territorio ricco di storia e di vigneti.
Passione per la terra e per il vino, propensione al rinnovamento, con un occhio di riguardo alla tradizione, attenzione all’impatto ambientale: questi i valori in cui credono i tre giovani imprenditori che, forti di un’esperienza nel settore agricolo e animati da grande entusiasmo, hanno deciso di dare un nuovo impulso a questa realtà, con un particolare occhio di riguardo all’ambiente e un attento percorso verso la certificazione biologica.
“Era fondamentale iniziare questa nuova avventura – spiega Stefano Brunetto, che segue in prime persona la gestione della tenuta – arricchendola con la nostra esperienza imprenditoriale e dando un segnale di rinnovamento, coerente con il nuovo percorso intrapreso dalla tenuta. Rispettare la tradizione – continua Brunetto – e al tempo stesso intensificare il percorso di sostenibilità da sempre seguito, per arrivare in breve alla certificazione biologica”.
Le Macioche dalla sua nascita vanta un approccio ai processi di vinificazione che esclude l’uso di sostanze chimiche e predilige l’utilizzo esclusivo di prodotti e tecniche naturali come il sovescio. “Il nostro obiettivo – afferma l’imprenditore – è completare la conversione all’agricoltura biologica e ottenere la certificazione nel 2018”. Non solo. “L’azienda ha in programma anche – da novembre 2015 – un iter di sostenibilità ed efficienza energetica con il calcolo dell’impronta ambientale (Carbon Footprint e Water Footprint). E’ per noi fondamentale valorizzare questo aspetto della produzione”.
Rispetto della tradizione dunque con uno sguardo rivolto al futuro, ecco in sintesi la filosofia de Le Macioche: per questo la nuova proprietà ha confermato il team di lavoro già presente in vigna e in cantina, sostenuto dall’esperienza maturata in azienda e dalla profonda conoscenza del territorio.

Focus: Le Macioche
La tenuta ha una superficie complessiva di sei ettari, tre a vigneto classificato Brunello, a circa 420 mt sul livello del mare. Vanta una produzione media di circa 18.000 bottiglie. Nel 2001 l’allevamento è stato convertito a Guyot, la raccolta viene fatta a mano, con piccole cassette. La vinificazione delle uve avviene in tini di legno trococonici (Brunello) e di acciaio (Il Rosso). Per la fermentazione vengono usati solo lieviti indigeni e avviene grazie a continui rimontaggi e al controllo delle temperature. Dopo la fermentazione Il Rosso di Montalcino riposa 10 mesi in tonneaux da 5 Hl, il futuro Brunello, 40 mesi in botti ovali di rovere francese, il Brunello Riserva 50 mesi. La nuova proprietà ha sostituito quasi tutte le vecchie botti con botti in rovere francese di Marc Grenier, artigianali e su misura.