Bike&gusto, wellbeing e bleisure: l’enoturismo che fa tendenza tra i vigneti del Brunello

Scoprire il territorio del Brunello in sella all’amata bicicletta? Forse mai come in questo momento Montalcino è ricca di esperienze all’insegna del “bike&gusto”, tendenza sempre più diffusa che piace a turisti italiani e stranieri – ma anche ai tanti campioni del ciclismo mondiale che sempre più spesso si allenano tra i suoi vigneti, aspettando la “Brunello Wine Stage”, l’attesissima tappa n. 11 del Giro d’Italia 2021 (19 maggio) – perché unisce due grandi passioni, capaci di far dimenticare anche la polvere e le salite delle strade bianche, grazie ad un ottimo (e meritato) calice di vino che, dopo tanta fatica, accompagna la cucina di territorio.

Ed è questa una delle ultime tendenze registrate dal Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021 a cura dell’esperta Roberta Garibaldi, all’edizione n. 4 presentata al Senato della Repubblica a Roma, secondo il quale l’enoturismo è più forte della pandemia: in tempo di Covid, diminuiscono le esperienze fruite e la spesa (il 31% ha destinato un budget inferiore al 2019), ma aumenta del 10% il numero dei turisti che hanno viaggiato con principale motivazione il “vivere” l’enogastronomia.

E se nel 2020 i turisti italiani di ogni età hanno riscoperto l’Italia come destinazione, scelta quasi obbligata dalle restrizioni imposte ai viaggi internazionali, e per lo più sarà così anche nel 2021 visto che il 33% degli enoturisti opterà per wine & food experience nella propria regione, il territorio del Brunello, tra le mete più desiderate dai turisti del vino, si prepara a tornare “ad ospitare il mondo” come ha detto il Premier Mario Draghi nei giorni scorsi nel suo messaggio al G20 sulla ripartenza dell’Italia. E lo fa guardando anche all’enoturismo che fa tendenza, come il territorio del Brunello di Montalcino , alle novità e alle esperienze a contatto con la natura, dedicate al benessere fisico e in sicurezza, dal “wellbeing” al “bleisure”.

Secondo il Rapporto 2021, la riscoperta dell’Italia e dei territori è legata anche alla voglia di vivere all’aria aperta che spinge i turisti alla ricerca di sistemazioni come agriturismi (l’86% ha intenzione di alloggiarvi) e relais di campagna (59%). Nella scelta degli hotel, la presenza di un’offerta che valorizza i cibi tipici locali appare sempre più determinante e l’80% degli intervistati si aspetta una prima colazione a base dei prodotti del luogo. Alle tradizionali visite in cantina, e all’approccio “passivo”, si sostituisce la volontà di prender attivamente parte alla visita dell’azienda e della sua comunità (ad esempio con la vendemmia), anche in cerca di una sintonia con la natura (raddoppia la percentuale di chi vuole raggiungere l’azienda in bicicletta, dal 19% del 2018 al 39% nel 2021, mentre diminuisce quella di chi usa l’automobile).

La scelta di una destinazione diventa anche una sorta di “premio” alle aree e alle aziende agricole che hanno operato per lo sviluppo autentico e armonico, rivalutando e proteggendo i saperi e la cultura locale. Anche il trend del “wellbeing” è in pieno sviluppo: il 65% dei turisti sarebbe interessato a frequentare percorsi e workshop nelle aziende di produzione con informazioni utili sul benessere psicofisico, il 64% vi vorrebbe praticare attività sportiva all’aria aperta. Offerte come lo yoga, il forest bathing e la possibilità di praticare sport in ambiti rurali (palestra, trekking, bici) assumono particolare importanza nelle decisioni di visitare territori e aziende.

Altro dato, il 57% degli italiani ritiene le cantine luoghi in cui poter svolgere riunioni di lavoro e meeting aziendali, con il “bleisure” legato allo smart working che permette di combinare business e tempo libero, che è l’altra tendenza che la pandemia, provando a pensare positivo, lascerà in eredità.

(Credit Photo in ordine di apparizione: Diego Poggialini, Capanna Suites, Riccardo Talenti, La Magia, Banfi, Tenuta Fanti)