Quando il Brunello di Montalcino è identità e visione: Casanova di Neri, una storia di successo

Un nome, una famiglia, una garanzia. Casanova di Neri è una delle griffe più prestigiose del Brunello di Montalcino, un’azienda orgogliosamente a conduzione familiare che fa dell’amore e la passione per i grandi vini un marchio di fabbrica immediatamente riconoscibile. Tutto parte dal “fiuto” e dalla sensibilità di Giovanni Neri che nel 1971 diede inizio ad una realtà che ha già scritto, ed è pronta ad aggiungerne altre, importanti pagine di storia. “Il babbo – spiega Giacomo Neri che ha preso il timone dell’azienda nel 1991 – ha avuto una grande visione oltre che un amore infinito per Montalcino e il Brunello in un momento in cui la realtà non era quella di successo che vediamo oggi”.

Casanova di Neri conta 25 dipendenti, 500 ettari complessivi di terreno di cui 75 a vigneto (in zone diverse) e una spiccata sensibilità per la biodiversità, una caratteristica “speciale” di Montalcino che la contraddistingue nel panorama dei grandi terroir internazionali. Già perché oltre al prestigioso vino, Casanova di Neri produce olio extravergine di oliva (grazie ai suoi 2.500 olivi); cereali e grano duro da cui nasce una pasta di altissima qualità. Tornando al vino, i vigneti, localizzati in varie parti del territorio, garantiscono una identità precisa, grazie alle diversità di terreno, esposizione, microclima ed età delle viti. Non a caso le tre etichette di Brunello (a cui si aggiungerà una quarta grazie all’acquisto di un nuovo vigneto avvenuto nel 2018) esprimono una personalità marcata anche se tutti sono uniti da un unico “fil rouge”, quello della qualità. Un’attenzione che abbraccia anche il Rosso di Montalcino (viene realizzata anche una versione “cru”) e l’Igt per una produzione che si aggira sulle 250.000/300.000 bottiglie annue con la quota export che tocca il 70% del totale e 52 Paesi, segno di un nome, quello di Casanova di Neri, che ormai da anni ha raggiunto un livello di caratura internazionale. Non a caso il Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2001 è stato eletto miglior vino del mondo nel 2006 da Wine Spectator.

“Qualità, riconoscibilità dei vini, unicità: questa è la nostra filosofia – continua Giacomo Neri – abbiamo una storia giovane ma siamo già riusciti a mettere il ‘nostro mattone’ nel successo del Brunello e continueremo a farlo con umiltà e convinzione. Siamo decisamente fieri di dare risalto alle biodiversità, Montalcino è un territorio unico e all’interno conta tante eccellenze, anche il Brunello ha le sue diverse espressioni che noi abbiamo voluto valorizzare”. Giacomo Neri, aiutato dai figli Giovanni e Gianlorenzo è pronto a vincere le nuove sfide del futuro continuando a centrare traguardi importanti. Il 27 giugno riaprirà il relais (inaugurato nel 2017), un paradiso per chi si vuole concedere una vacanza di relax a contatto con la natura ma anche per godersi i prodotti a “km 0” di questa straordinaria terra. “Dal nostro relais si vede il fantastico ‘skyline’ di Montalcino – conclude Giacomo Neri – proponiamo un servizio di livello ma con la massima semplicità. Gli ospiti potranno assaggiare tutti i nostri prodotti, dal vino all’olio, passando per il farro e la pasta. E poi abbiamo due tartufaie private, non manca proprio nulla. Chi viene da noi quando termina la vacanza diventa ambasciatore del Brunello e di Montalcino”. Una terra unica la cui magia si rinnova giorno dopo giorno: e Casanova di Neri ne è una felice dimostrazione.